Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza – Il primo incontro dei Progetti Seguimi & Alzati
Sabato 18 ottobre presso l’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Ivrea sono ripresi gli incontri dei Progetti Seguimi ed Alzati.
Gli itinerari del Progetto “Seguimi” rivolto ai cresimati della Secondaria di 1° grado e del Progetto “Alzati” pensato per i ragazzi dai 14 ai 17 anni, iniziati diversi anni fa, costituiscono una formazione del Post-Cresima proposta a quelle realtà parrocchiali che desiderano continuare i cammini di fede dei ragazzi dopo la Cresima, offrendo contemporaneamente a tutte le Parrocchie delle giornate diocesane formative e di aggregazione. Una proposta diocesana con una cadenza mensile che quest’anno, dopo la felice esperienza del Giubileo a Roma ad aprile con la partecipazione di ben trecento adolescenti ed educatori provenienti da diverse Parrocchie, riprende il cammino con l’obiettivo di aiutare i ragazzi ad incontrare Cristo e a vivere alla sua presenza “una vita nello Spirito” (cfr. Rm 8,14-30), nella certezza dal titolo che traccia l’itinerario annuale che sempre “lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza”.
Dopo un’accoglienza gioiosa dei numerosi partecipanti, l’incontro avente il tema “Sono sbagliato/il dono del timore di Dio” ha avuto inizio con una scena molto significativa, recitata dai giovani della PG, introducendoci in un viaggio in mare – per riprendere la metafora esistenziale del “cammino della vita” intrapreso in questi anni – che a volte può essere burrascoso e farci naufragare se non ci lasciamo guidare da Dio, ma pensiamo di poter dirigere la nostra vita senza il Signore. Don Davide ha aiutato i ragazzi a comprendere il significato della rappresentazione, presentando il prezioso dono dello Spirito Santo ricevuto con la Cresima.
Successivamente i ragazzi sono stati guidati attraverso attività diversificate in base all’età, a riflettere su quegli aspetti della loro personalità in cui sbagliano o non si sentono adeguati, gli adolescenti del gruppo “Seguimi” attraverso un gioco e una successiva attività di gruppo e quelli del gruppo “Alzati” mediante la meditazione personale su una sagoma rappresentativa della loro identità in cui dovevano scrivere gli aspetti in cui si sentono “sbagliati”. Il tempo del “deserto” è concluso con la visione di un video profondo, narrante diverse esistenze non realizzate, incompiute, che soltanto gettate nel fuoco dello Spirito di Dio possono essere trasformate.
Ha tenuto la relazione conclusiva il vescovo Daniele che ci accompagna in questo cammino e nelle giornate, dando l’insegnamento esistenziale ai ragazzi di non focalizzarsi su quegli aspetti della loro personalità in cui si sentono sbagliati, su quegli ambiti in cui faticano, come spesso accade nella vita quotidiana, ma a saper riconoscere la loro unicità, il loro valore, che non è a caso, perché nel disegno di Dio ogni persona ha un valore unico, possiede dei talenti, che è chiamato a far fruttificare, mettendoli a servizio nella comunità per amore. Il timore di Dio non è, dunque, la paura di Dio, che è Amore Infinito, ma il riconoscerne l’esistenza, il sapersi mettere in ascolto per poterlo seguire in quella strada della nostra esistenza, che non è a caso, ma è stata tracciata da Lui per ciascuno di noi.
Il prossimo incontro, rivolto a tutte le Parrocchie della Diocesi, che intendono far vivere queste meravigliose giornate di formazione cristiana e di amicizia ai loro cresimati, si terrà sabato 8 novembre e avrà come tema “Sono triste/il dono della Sapienza”.














