Non si ferma il nostro viaggio per mare! – Il secondo incontro dei Progetti Seguimi & Alzati
Sabato 8 novembre presso l’oratorio del Sacro Cuore di Ivrea un bel equipaggio di ragazzi si è ritrovato per fare una nuova esperienza di mare.
I nostri animatori si sono prestati a mettere in scena una ripartenza con la caravella Santa Maria, non dopo averla debitamente riparata, causa precedente burrasca. Ma nell’equipaggio qualcuno parte in defaillance, e non è solo.
E’ un po’ quello che succede nella vita di un adolescente.
Spesso ci si ritrova a lottare con la tristezza, il disagio, la solitudine.
Il tema della mattinata: Sono triste / il dono della Sapienza
In linea con il vangelo che abbiamo spezzato proprio all’inizio dell’incontro. Un giovane, maledettamente ricco, che si fa’ coraggio e chiede al Signore che cosa deve fare per avere la vita eterna. Alla risposta ricevuta da Gesù, «Va, vendi tutto quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni! Seguimi», rimane spiazzato. E si allontana, triste.
Per introdurre l’argomento abbiamo riflettuto sulle diverse motivazioni che ci conducono ad essere tristi nelle nostre vite.

La testimonianza di Irene e il dono di Sara
La cura per la tristezza ci viene donata nella testimonianza di Irene, una mamma speciale che non smette di raccontare il dono che è stata Sara per lei e per la sua famiglia. Sara, una ragazza splendida, nasce con una malattia importante che la porterà a morire all’età di 26 anni.
Un momento davvero intenso quello che abbiamo vissuto e la sorpresa di scoprire che nulla può fermare il nostro cammino di vita, neanche la sofferenza e la morte. Sara non ha mai smesso di ringraziare il Signore, fin dalla giovane età, nonostante la sofferenza, i continui ricoveri, l’impossibilità di vivere una vita come i giovani della sua età.
Anche nel letto di ospedale, ci viene raccontato, ottiene dai medici la possibilità di partecipare al ballo delle quinte con un dress code speciale, un obbligo di rientro rigoroso a mezzanotte, senza un imprevisto inaspettato… nella fretta per arrivare in tempo, perde una scarpa! La serata finisce in una risata indimenticabile.
Non è facile raccontare il dono che Sara è stata per il suo mondo, anche se la mamma ci ha regalato il racconto di momenti speciali vissuti insieme e un nuovo paio di occhiali. Tutto intorno a Sara era un segno dell’amore di Dio. Questa era la sua forza ed era talmente piena di gioia che mamma Irene ha imparato a leggere i segni che la vita mette sul cammino ogni giorno.
Le sue parole ieri ci hanno confermato che non c’è burrasca che possa fermare la nostra barca se decidiamo di far salire Gesù.

Bruciare la tristezza
Dopo un confronto il gruppo Seguimi si è incamminato in direzione Sacca per bruciare le tristezze che ognuno porta con sé. I ragazzi più grandi si sono fermati in oratorio con Irene dove hanno potuto approfondire il dono di Sara.

Il vento che spiega la vela: la fede
A fine mattinata ci siamo ritrovati tutti nel salone per assistere alla scenetta finale dove un colpo di vento spiega la vela e con grande stupore scopriamo il dono che Dio ha pensato per noi in caso di tristezza… la fede.
Don Davide ci ha aiutato a dare un nome a questo dono raccontandoci la storia del re Salomone. Un re decisamente potente che, dopo essere diventato re, chiede a Dio, non oro, non potere, ma la sapienza per governare bene il suo popolo.
La Sapienza è il dono dello Spirito Santo che regala il giusto sapore della vita, il sapore della conoscenza di Gesù, del suo amore per ognuno di noi e delle vie che Lui ci indica.
È tutta una questione di bicchieri mezzi pieni o mezzi vuoti ma ciò che ci porta a vivere la nostra vita è lasciarci riempire da Dio.

Prossimo appuntamento
Il prossimo incontro si terrà sabato 17 gennaio e ci vedrà impegnati sul tema:
“Sono confuso / il dono del Consiglio”.









